Matteo Gliozzi, classe 1972, da sempre è attratto dalle linee e geometrie primordiali, da una ricerca perpetua degli allineamenti che sollecitano la sua immaginazione. Il pragmatismo e le vicissitudini non lo portano però necessariamente verso un mestiere prettamente tecnico, il sogno resta sempre la lavorazione della materia prima, che artigianalmente prende forma.
La curiosità per la tecnologia, l’elettronica e la grafica convogliano le forme e i segni, che albergano nella sua mente, verso la sperimentazione plastica con diversi materiali.
Ecco che lentamente i suoi primi lavori prendono forma. Le geometrie e le combinazioni grafiche si intrecciano e descrivono uno spazio aleatorio (l'orizzonte e la verticale); pian piano trovano un loro spazio, si trasformano diventando oggetti decorativi, di design, adattandosi allo spazio circonstante e permettendo all’occhio del singolo individuo di interpretarli liberamente.
Matteo Gliozzi, born in 1972, has always been attracted by primordial lines and geometries, and by a perpetual search for alignments that stir his imagination.
However, pragmatism and vicissitudes do not necessarily lead him towards a technically perfect creation; his dream is the elemental working of raw materials, which he crafts into shape.
Curiosity for technology, electronics and graphics channel the shapes and signs, which dwell in his mind, towards flexible and dynamic experimentation with different materials.
Slowly, his first, embryonic works take shape. Geometries and graphic combinations intertwine and describe an aleatory space (the horizon and the vertical); until slowly they find their own space, and transform into decorative, design objects, adapting to the surrounding space and allowing the eye of the viewer to interpret them freely.